DAY 01

04:40 Palombara Sabina -> Roma
06:20 Roma -> Siena
10:30 Registrazione Segreteria
12:00 Stanza
15:00 Accesso al Teatro dei Rozzi, prima lezione
20:00 Cena senese n. 1
21:15 Concerto Sound & Action Painting
23:50 Compiti a casa


Il 23 Luglio 2016 ci sarà il concerto dedicato a Karlheinz STOCKHAUSEN, con il brano Mantra interpretato da Stefania REDAELLI e Maria Grazia BELLOCCHIO, ai pianoforti e da Alvise VIDOLIN alla regia del suono. Mantra è un brano per per due pianoforti, percussioni e live elecronics.

L’elettronica consiste in due oscillazioni sinosuidali attivate e controllate dagli interpreti al pianoforte in modulazione ad anello con il suono del pianoforte.

Un secondo concerto elettroacustico ci sarà il 28 Luglio 2016, con interprete ai flauti Roberto FABBRICIANI e Alvise VIDOLIN alla regia del suono. Il programma vedrà:

  • Conferenza introduttiva di Fabio Nieder
  • Fabio Nieder (1957), 27 Haidenburger Vogellaute. Isoformen (2011/15) per ottavino, canti di uccelli e voci elaborati su fixed media, live electronics
  • Luigi Nono (1924-90), Das atmende Klarsein, fragmente (1981-86) per flauto basso, supporto digitale e live electronics
  • Aldo Clementi (1925-2011), Passacaglia (1988) per flauto e supporto digitale
  • Nicola Sani (1961), More is different (2014) per flauto iperbasso, supporto digitale a otto canali, motion capture e live electronics.

Il corso di Alvise Vidolin si articola attorno al lavoro di preparazione dei due concerti, di lettura, interpretazione ed esecuzione delle partiture in questione quanto di messa a punto tecnica del sistema di elaborazione e diffusione del suono.

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Al momento della registrazione scopro che al corso siamo 4 studenti effettivi, più una decina di uditori. Abbiamo a disposizione il Teatro dei Rozzi, luogo in cui verranno svolti i due concerti e le lezioni/preparazioni.

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Il teatro dei rozzi è molto piacevole. Quando alle ore 15 salgo sul palco (in anticipo di mezz’ora) a stringere la mano ad Alvise Vidolin e Luca Richelli mi rendo conto immediatamente di quanto potessero essere vicini gli occhi del pubblico sulle balconate. Chiedo se posso essere utile e mi unisco a loro nell’allestimento dell’impianto di diffusione (d&b).

Il palco verrà organizzato in questo modo:

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|       | PIANO2  |         +----)    |       |
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|       +----)              +---------+       |
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| | L |       | LC |       | RC |       | R | |
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La partitura prevedrebbe l’impianto di diffusione alle spalle dei pianoforti, ad un’altezza di 4 metri.

Vidolin spiega perché preferisce portare l’amplificazione in una posizione di sicurezza nei confronti di eventuali inneschi di feedback.

Il corso prende da subito un verso estremamente pratico, esattamente come ci si aspetterebbe da Vidolin. Un gruppo di studenti si posiziona attorno al mixer, mappa le entrate e si inizia a valutare la differenza di distanza tra gli altoparlanti frontali, il pianoforte e il diffusore B alle spalle del piano.

La prima lezione prosegue così nella ricerca di un accenno di equilibrio tra la sorgente acustica e quella elettroacustica.